Appena arrivata a casa mi sono affrettata a togliere quell'orribile giacca da sci.
Ci sudavo dentro durante ogni allenamento! Era fredda, pesante e non traspirava per nulla.
Deve davvero essere così scomoda?
E i pantaloni devono davvero essere così voluminosi, pieni di tasche e avere tessuti così irritanti? E le maglie tecniche devono davvero essere così rigide e gelate sulla pelle?
Non che ci fossero alternative. "Sono questi i vestiti da montagna" mi dicevano tutti.
Ero una giovane atleta dello sci di fondo. Ho anche avuto la grandissima soddisfazione di vincere i campionati italiani Junior, ma il mio cuore non batteva solo per lo sport.
Era il 1989 quando ho deciso che le cose nell'abbigliamento da montagna potevano cambiare. Ho voluto credere in questo sogno e creare io stessa l'alternativa.
Ore a disegnare, tagliare tessuti, cercare di immaginare il momento in cui avrei potuto presentare le mie collezioni ad una Fiera Internazionale oppure su un catalogo che avrebbe fatto il giro del mondo, sui tavoli dei più prestigiosi negozi di sport.